(PDF) Minerva Med HT-3504

来自 : www.researchgate.net/publicati 发布时间：2021-03-26

permanenza dell’alterato assetto emodinamico, caratterizzato da riduzione della gittata cardiaca con la conseguente riduzione della perfusione multiorgano e fetale87. Uno studio del 199590 su 36 donne, di cui un terzo con embolia polmonare massiva, ha riportato come sicuro ed efficace l’utilizzo della streptokinasi, farmaco di cui è nota la caratteristica di non attraversare la placenta. In questo studio l’incidenza di sanguinamento è risultato pari all’8%, ed era costituito principalmente da sanguinamenti del tratto genitale, complessivamente accettabili, a fronte di un significativo miglioramento del grave rischio acuto di morbi-mortalità materno-fetale. Inoltre al 2011, in letteratura sono stati riportati 18 case reports di trattamento trombolitico in donne con EP ed essi hanno mostrato importanti benefici in termini di riduzione del tasso di mortalità e complicanze con accettabili rischi di sanguinamento91. In essi il farmaco più utilizzato è stato l’Attivatore tissutale del Plasminogeno (rtPA) (in 10 pazienti), ma si è ricorsi anche alla Streptokinasi (6 pazienti) e all’Urokinasi (2 pazienti). Per quanto riguarda le complicanze, vi sono stati 4/18 casi di sanguinamenti non fatali (nel gruppo trattato con streptochinasi); 5 parti prematuri (2 nel gruppo trattato con rtPA e 3 in quello trattato con streptochinasi); 2 feti deceduti (1 nel gruppo con rtPA e 1 nel gruppo con streptochinasi), ma la loro morte non è stata attribuita a fenomeni emorragici92,93. I farmaci trombolitici sono controindicati al momento del parto a meno che non vi sia un evidente pericolo di vita e non sia possibile ricorrere subito all’embolectomia chirurgica62. In particolare il trattamento cardiochirurgico è indicato quando vi siano controindicazioni alla trombolisi o essa si riveli inefficace, e nel caso di trombosi intracardiaca con controindicazioni alla trombolisi o in presenza di forame ovale pervio94. Nonostante la procedura chirurgica sia associata ad un alto rischio di mortalità e morbidità materna e rischio di decesso fetale (10-20%)95, sono presenti in letteratura diversi case reports di interventi di embolectomia polmonare riusciti con successo. Tra questi è possibile citare quello, riportato da Taniguchi et al. di una paziente di 35 anni, affetta da trombocitopenia e anemia secondarie a mielodisplasia, sottoposta ad intervento alla 22° settimana di gestazione in seguito alla comparsa di embolia polmonare massiva con occlusione dell’arteria polmonare destra e dell’arteria lobare inferiore sinistra. L’intervento è stato realizzato dopo il Page 22 of 39 PEER REVIEW COPY EDIZIONI MINERVA MEDICAMinerva Medica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95